L’esposizione, a cura di Marzio Dall’Acqua e Vittorio Sgarbi, organizzata da Augusto Agosta Tota, promossa dal Comune di Asiago in collaborazione con la Fondazione Archivio Antonio Ligabue di Parma, con il patrocinio di Regione Veneto e Provincia di Vicenza e Unione Montana, si prefigge lo scopo di presentare l’opera di Antonio Ligabue, uno dei maggiori protagonisti dell’arte italiana del XX secolo, esponendone oltre 70 opere tra dipinti, disegni e sculture.
La mostra introduce l’arte di questo genio visionario sempre in evoluzione, la sua appassionata ricerca che sapeva inventare e rinnovare usando colori violenti e comunque armonici nella loro pressante suggestione emotiva, proponendo un’iconografia popolare e raffinata. Un excursus all’interno dei tre periodi canonici in cui è stata suddivisa la sua produzione artistica: dagli animali domestici dei primi anni, alle tigri dalle fauci spalancate, i leoni mostruosi, i serpenti, i rapaci che ghermiscono la preda o lottano per la sopravvivenza. La natura dipinta da Ligabue è il teatro di una violenza implacabile.
Presenti anche alcuni autoritratti, nei quali Ligabue dipinge il proprio dolore esistenziale, gridandolo con l’urgenza di una sensibilità intensa e ferina; è il tormento di un’anima che grazie alla pittura trova la propria voce e il proprio riscatto.
Orario d'apertura:
Dal martedì alla domenica : 10.00-12.30, 15.30-18.30 (Chiuso lunedì)
Visite guidate a cura di Lucia Spolverini, Critica d'Arte (il costo della visita è compreso nel biglietto d’ingresso alla mostra):
Tutte le domeniche di settembre e ottobre alle ore 16.00 - è gradita prenotazione
Dal martedì al venerdì - solo su prenotazione
Per info e prenotazioni: Tel. 0424-600255,info@museolecarceri.it .